Il pensiero e' un'energia vivente, vibrante e immateriale.
Se pensieri negativi attraversano costantemente le nostre menti, a
poco a poco, il loro peso causera' delle sofferenze a livello fisico (dolori muscolari, cervicale, dolori lombari, alle gambe o ai piedi) che disarmonizzerà' il nostro corpo fisico ed eterico, fino ad arrivare ad influenzare le nostre scelte e, conseguentemente, la nostra vita. Ci ammaliamo.
I pensieri negativi prevalentemente dall'inconscio e sono quelli che ci fanno ammalare. Se continuiamo ad alimentarli con le nostre paure, a poco a poco ci porteranno a staccarci dagli altri. L' odio, il rancore, la diffidenza, la gelosia, l'invidia, la crudelta', l'ansia, l'intolleranza, l'antipatia:
spesso ci identifichiamo con essi soprattutto se il nostro io e' troppo fragile e si lascia condizionare dagli altri, e la paura intanto ingigantisce i problemi.
Quando essi arrivano a dominarci, noi ne diventiamo schiavi, non riusciamo a liberarcene e ci ammaliamo.
La sofferenza in tutti questi casi parte sempre dalla mente. Pensateci: quante volte, dopo uno scontro, un litigio, noi ritorniamo alla situazione creatasi e pensiamo e ripensiamo all'accaduto, e quante volte la paura o la vergogna ci bloccano, e scegliamo di restare in silenzio, di non chiedere o dare spiegazioni, e intanto il dolore inizia, sino ad aumentare finche' compaiono i sintomi della malattia?
Se presterete attenzione, capirete che non e' il fatto successo che di per se' ci fa star male, ma il modo in cui noi lo percepiamo e reagiamo ad esso.
Molte volte sarebbe bello poter scaricare queste paure con l'azione (un pugno, un ceffone, una sgridata) ma non sempre e' possibile ed educato, soprattutto se per esempio si tratta del vostro capo. E allora continuiamo a tenere dentro queste emozioni che intanto continuano a moltiplicarsi e a ingigantirsi.
E' importante a questo punto imparare a spostare la nostra attenzione sul pensiero positivo, che, contrariamente a quello negativo che e' creato a livello inconscio nella nostra mente, ma e' volontario.
Non e' facile e se lo fosse saremmo tutti più' felici e contenti. Ci vuole tempo e metodo.
Il QUANTIC TOUCH ci insegna ad arrivare al pensiero positivo, per questo spiego che e' importante lavorare su di noi quotidianamente e non delegare sempre e solo ad altri la soluzione dei nostri problemi. I problemi sono nostri. Nessuno meglio di noi può' aiutarci a gestirli e a risolverli.