29 gennaio 2013: il piede sopra una sottile lastra di ghiaccio; un scivolone, nessuna caduta però, nessuna botta, ma una grande distorsione al ginocchio. Dolore al muscolo ma anche difficoltà a tenere il ginocchio piegato ed è questo aspetto che continua anche dopo che il muscolo è guarito. Il dolore continua per mesi, senza accennare a smettere: è come avere "qualcosa" di incastrato in mezzo all'articolazione che continua ad irritare rendendo impossibile la guarigione. E' difficile scende dalla macchina, alzarsi dal divano, restare seduti per ore in corriera etc.

Verso la fine di aprile vado a trovare la mia amica "Betty" a Sestri Levante e le chiedo di spiegarmi in che cosa consiste il "QuantIc Touch" e già che c'è ho un ginocchio che farebbe proprio al caso per una dimostrazione pratica. Lei coglie la palla al balzo e si mette subito a praticare questa tecnica spiegandomi via via in che cosa consiste. Lei mi dice che cosa potrei "sentire" : vibrazioni, in po' di calore, movimenti..interni anche se bisogna essere "esercitati" a percepire queste sensazioni...

In pratica visto dal di fuori il Quantic Touch consiste nell'applicazione delle mani sulla parte dolente, in assenza di contatto diretto ma come "veicolo" per la trasmissione di energia, dal guaritore al ricevente e questo surplus di energia viene utilizzato dal malato per ricostruire l'equilibrio energetico/fisico che è venuto a mancare nella parte del corpo sofferente.

La "seduta" è durata all'incirca mezzora e lei verso la fine mi ha detto, ad un certo punto, che ha sentito muoversi qualcosa all'interno dell'articolazione: io non me ne sono accorta in maniera chiara, ma quando mi sono alzata la sensazione di costrizione era molto meno evidente.

Sono passati diversi mesi da quella sera e da quel momento il mio ginocchio è continuato a migliorare ed adesso è praticamente guarito.

La considero una tecnica meravigliosa per le potenzialità che ha: tutti possono aiutare il prossimo ed anche loro stessi in caso di traumi, dolori.

Apprezzo tantissimo il grande impegno che Betty mette per la diffusione di questa pratica praticamente "sconosciuta" alla maggior parte della gente e nel mio piccolo cerco di farla conoscere alle persone che conosco: troppo spesso si pensa che l'unica soluzione per risolvere i problemi fisici siano le medicine o gli interventi chirurgici, trascurando il fatto che sia le une che gli altri presentano spesso il retro della medaglia, con effetti collaterali a volte anche pesanti.

Continua così!!!

Carmen Zin, Manager settore bancario, Vicenza
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